Le sartie sono un elemento fondamentale per una barca a vela; non a caso, servono proprio per sostenere l’albero. Proprio per questo il loro controllo deve essere effettuato periodicamente, senza lasciare nulla al caso. Infatti, secondo dati raccolti negli ultimi anni durante la ARC, la traversata atlantica in equipaggio con barche prevalentemente da crociera, il 36,4% delle imbarcazioni che vi partecipa va incontro a danni ad alberatura e sartiame.

Tipologie di sartiame

Le tipologie di sartiame sono essenzialmente due: in tondino e in spiroidale.

Le prime vengono prodotte in acciaio inox AISI 316 e le funi esterne hanno una sezione maggiore. Sono inoltre compresse per ottimizzare gli spazi tra un filo e l’altro. Le sartie in tondino sono caratterizzate da un solo filo trafilato a freddo in Rod Nitronic 50, ossia una lega dall’alta percentuale di rottura e dallo scarso coefficiente di allungamento.

Anche per la produzione delle sartie in spiroidale si usa l’acciaio inox AISI 316 e i fili vengono sistemati con un sistema elicoidale, onde evitare la formazione di tensioni sulla stessa fune. Infine, lo spiroidale ha carichi di rottura molto superiori al tondino e un ridotto coefficiente di allungamento.

Il controllo delle giunture e delle impiombature

Posto il caso che le impiombature siano eseguite approssimativamente, si ha una riduzione dei carichi di rottura e, di conseguenza, la breve durata del metallo. Pertanto è proprio a causa di queste criticità che si verifica il ristagno dell’acqua salata e i relativi fenomeni di corrosione.  Va da sé, dunque, prestare un adeguato controllo dei terminali delle sartie, poiché è esattamente qui che avvengono i guasti più insidiosi.

Se nel caso del sartiame in spiroidale è quasi impossibile che la fune ceda, per il tondino, l’esigua propensione ad allungarsi, oltre al processo di lavorazione a freddo, fanno sì che in prossimità di gravi difetti interni possa cedere l’intero sistema.

La manutenzione del sartiame

Indipendentemente dalla tipologia di sartiame, bisognerebbe sempre effettuare controlli periodici. Tuttavia, il tondino, nonostante sia il più ricercato, ha meno elasticità dello spiroidale e, proprio per questo, alcune manovre più delicate, come strallo e le sartie diagonali, andrebbero sostituite ogni 5 anni circa. Più in generale, tutto il rigging andrebbe smontato e controllato ogni 10 anni circa.

Può poi capitare che le sartie risultino allentate e, per ovviare il problema, occorre misurare la tensione mediante uno strumento chiamato tensiometro. Questo strumento è utilizzato principalmente sulle barche da regata, su barche in cui sono presenti gli arridatoi e il paterazzo.

In linea generale, le sartie basse sono solitamente quelle che soffrono maggiormente di calo di tensione, poiché la prima parte dell’albero è quella più sottoposta agli sforzi delle vele in navigazione. Le sartie alte lavorano invece a minor tensione e, per ultime quelle medie o diagonali sono le meno tese, perché hanno degli angoli molto più favorevoli per la struttura dell’albero.

 

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