Con la stagione estiva ormai iniziata, la maggior parte degli armatori dovrebbe avere la propria barca a vela praticamente pronta per l’uso da crociera. Tuttavia, non sono pochi quelli che ancora si pongono delle domande oppure hanno dei dubbi sull’installare o meno ancora dell’attrezzatura.

Un classico esempio di dilemma è l’installazione dell’avvolgifiocco.

Che cos’è l’avvolgifiocco?

L’avvolgifiocco (o rollafiocco) è uno strumento a tamburo che permette di avvolgere il fiocco o il genoa sullo strallo che, girando su stesso, permette di avvolgere facilmente e velocemente la vela in questione. È un’attrezzatura che ha rivoluzionato il mondo delle crociere ma quando l’utilizzo che si fa della barca è per lo più misto (alternanza di regate e crociera), diventa difficile giungere a una conclusione sull’utilità dell’avvolgifiocco.

In molti infatti optato per la possibilità di installare un avvolgifiocco con vela dedicata solamente per le uscite “vacanziere” per eliminare poi questo accessorio nel momento delle regate.

Una cosa è certa: per chi fa delle uscite in solitaria, l’avvolgifiocco può essere un grande vantaggio; in questo caso si potrà regolare il genoa o il fiocco comodamente da pozzetto, senza abbandonare i comandi e senza doversi esporre a prua. Al contrario, invece, si rende necessario il cambio del fiocco, reso ancora più difficile in assenza di autopilota.

I vantaggi del rollafiocco

I vantaggi di installare un avvolgifiocco sulla propria barca a vela sono abbastanza espliciti. Se per esempio si hanno a bordo tre fiocchi, invece di cambiare vela ogni volta, sarà sufficiente cazzare una cima, diminuendo così la superficie esposta.

La navigazione sarà allora più comoda, efficiente e sicura, in particolare per chi naviga in solitario. Insomma, sono vantaggi assolutamente non trascurabili!

Gli svantaggi del rollafiocco

Sebbene sia impensabile agli occhi di molti, anche l’avvolgifiocco presenta alcuni svantaggi. Eppure, i maggiori svantaggi rappresentati da questo strumento sono i vari limiti che può presentare.

Primo fra tutti è il fatto che può bloccarsi: il blocco è abbastanza gestibile quando si tratta di una cimetta incastrata nel tamburo ma, diventa più difficile quando invece il blocco è nella parte alta dello strallo. In questo caso, durante la navigazione, sarà spesso meglio evitare di portarsi alla testa d’albero, liberando invece la vela dalle scotte e arrotolandola velocemente a mano.

Infine, chi pensa alle performance, inoltre, non può che guardare all’avvolgifocco come a un peso e a un ingombro non strettamente necessario, soprattutto sulle barche più piccole. Si tratta in effetti di qualche chilo in più a bordo, al quale si somma una minore aerodinamicità. Ma questi, per l’appunto, sono aspetti che interessano i soli regatisti.