Con la primavera ormai inoltrata, è normale che affiori il pensiero delle vacanze estive o anche solo di trascorrere qualche giorno a bordo della propria barca.

Abbiamo allora deciso di dedicare un articolo del blog all’ormeggio al gavitello, un’alternativa molto allettante rispetto all’ancora e tramite cui poter passare la notte in baia. Infatti, dà una maggior sicurezza in quanto offre un ormeggio fisso e riduce il rischio di collisione, oltre a non creare problemi in termini di fondale.

Non ultimo, il fascino di passare la notte in baia, in mezzo al silenzio e a paesaggi incontaminati.

A cosa serve il gavitello?

Il vantaggio principale del gavitello è indubbiamente quello di consentire una maggiore sicurezza all’ormeggio in rada senza però dover rinunciare al fascino della baia.

Si tratta di una sicurezza che entra in gioco proprio nel momento in cui ci può essere un improvviso rinforzo del vento che, a differenza di quanto ci si affida alla propria ancora, non richiede una costante attenzione fino a passare la notte in bianco per doverla controllare continuamente.

Per eseguire la presa del gavitello è innanzitutto necessario decidere con anticipo la manovra che si intende fare, dando istruzioni chiare al proprio equipaggio. In particolare, le istruzioni principali da eseguire sono le seguenti:

  • Preparare una cima piuttosto lunga (circa il doppio della lunghezza della tua barca);
  • Fissare un capo della cima alla bitta di poppa o di prua prevedendo il movimento della tua barca con il vento nella baia nella quale ti presti a manovrare.

Esaminiamo ora due diverse tipologie per la manovra di presa del gavitello.

Manovra di presa del gavitello (poppa)

Risalendo il vento in poppa, avvicinati al gavitello con la retromarcia inserita e togli il gas. Avrai così il corpo morto appoggiato alla poppa che risulterà più facile da prendere.

Il motore deve stare acceso tutto il tempo, almeno fino a quando non si ha assicurato la cima a doppino a prua.

È una manovra molto utile se sei da solo o se nessuno del tuo equipaggio è in grado di aiutarti.

Manovra di presa del gavitello (prua)

Con la prua al vento avvicinati al gavitello e, con l’aiuto del mezzo marinaio, prendi il gavitello dall’anello superiore. A questo punto, passa la cima, precedentemente fissa alla bitta, all’interno dell’anello inferiore (quello che si trova sotto la boa). Fissa l’altro capo della cima alla bitta.

Attendi qualche minuto che la barca si sistemi, che la tua cima d’ormeggio vada in tensione e assicurati che il brandeggio non la danneggi: uno dei rischi è, infatti, che la cima sfreghi sull’ancora e si tagli.

Errori da evitare

Ultimi, ma non per importanza, sono gli errori che è bene evitare per un ormeggio senza stress. Ecco i più comuni:

  • Velocità sbagliata: se si arriva al gavitello troppo veloci, c’è il rischio di non riuscire a prenderlo. Al contrario, se è la velocità è molto limitata il rischio è quello di non arrivare al gavitello prima che il vento abbatta la prua;
  • Cima fissata in maniera errata oppure sciolta;
  • Non avere il mezzomarinaio a portata di mano e/o cima non pronta e non in chiaro;
  • Usare una sola cima di ormeggio.

Speriamo che questo articolo possa esserti stato d’aiuto, soprattutto perché con l’arrivo della bella stagione è meglio non farsi cogliere impreparati.